venerdì 5 febbraio 2016

La prima rivoluzione


L'impiego del borraggio tradizionale nella ricarica, creava più problemi che benefici. La scarsa capacità di tenuta dei gas e l'eccessiva sensibilità agli agenti atmosferici, spesso non garantiva una corretta accensione della polvere. I gas incandescenti poi, superando il feltro o il sughero, potevano causare la fusione dei pallini in grappoli o quanto meno scompigliare la rosata. L'introduzione del borraggio plastico, ha segnato il momento di transizione alla cartuccia moderna. La borra Coppetta Bior della Gualandi, ha sostituito i vari cartoncini e borre soprapolvere,  garantendo una perfetta tenuta dei gas e risolvendo i problemi di cui sopra. Il borraggio tradizionale, è stato così relegato a svolgere la mera funzione di ammortizzatore della carica di piombo. Ancora oggi vengono creati assetti con la commistione di borre tradizionali e plastiche, malgrado il procedimento sia molto laborioso e non presenti nessun vantaggio balistico rispetto alle cartucce di moderna concezione. Sono la gioia dei nostalgici vintage, che le adoperano nella caccia alla stanziale o a beccacce.








"Le borre in plastica introducono variazioni notevoli nel comportamento di una carica, in quanto provocano una "vivacizzazione" della polvere modificandone le caratteristiche di combustione ....." A. Granelli (Polveri, Dosi e Cartucce)